Roberto Tarasco porta a teatro la nascita dell'adolescenza
Prima del concetto di adolescenza esistevano i bambini. Appena iniziava lo sviluppo, pronti per andare a lavorare nei campi o in fabbrica. Spesso la famiglia combinava il matrimonio, ci si sposava e si mettevano al mondo figli. Poi le condizioni produttive sono migliorate, le pestilenze debellate, si è allungata l’aspettativa di vita. Poco più di cento anni fa Frank Wedekind è uno dei primi ad accorgersi della mutazione e scrive Risveglio di primavera.
Nel lavoro teatrale curato nella regia e adattamento da Roberto Tarasco, gli attori in scena (Marco Alotto, Chiara Benedetti, Gianni Bissaca, Denis Fontanari) lentamente spariscono e si concretizzano i personaggi adolescenti e la loro amara storia di vita e di morte.
Le trasformazioni risultano spesso indigeste, e chi dà un nome al cambiamento viene messo alla gogna. Così per qualche lustro la pièce di Wedekind venne censurata e le rappresentazioni impedite in tutti i teatri. L’adolescenza, l’intuizione geniale di Wedekind, l’età che prima non esisteva e che la censura tentò di cancellare, è diventata oggi quel periodo che ci accompagna dall’infanzia alla senilità, annullando addirittura il tempo della maturità che non appartiene più alla nostra vita.
Appuntamento domenica 22 marzo alle ore 21 al Teatro Sociale di Valenza (Alessandria).